BDSM: L' ENCYCLOPEDIE BDSM D' AURORA 37 : F COMME FESSEE (2) : Joë BOUSQUET

un poeta

«Se il tuo corpo si è scoperto lo si deve a una bellezza che ti muta in pura luce. La sua nudità è una culla nel mio sguardo in cui sono ciò che denuda il mio sguardo.
C'è nel tuo corpo che si scopre una luce sepolta in cui risorgo come il sovrano prima della vita.
Allora dividendosi sull'abbraccio dei corpi il mio sguardo entra nell'immagine del mio desiderio al fine di rovesciarlo in un corpo che un altro corpo d'uomo possiede: Suzette è davanti a me rovesciata nel disordine del vestito da ballo che lei apre come un giglio sulla profondità della sua carne dischiusa in un irradiamento di tutta la mia anima al volto cieco di una carne che si fa uomo per violentarla. Leggo nell'abbandono di questo corpo una disfatta del cielo che l'anima illumina nei miei occhi di tutta la sua virtù soprannaturale. Risveglia in tutto il suo corpo una profondità alla sua nudità in cui compenetrandosi della sua anima e del cielo da cui proviene, si riveste del suo fulgore al fine di risvegliare una culla per l'universo dove l'intera vita risale tanto alle sue fonti quanto alla chiarezza di tutto ciò che la rende reale.
Lui sprofonda nel suo sguardo come in seno a un cielo dove risale attraverso la sua carne in cui si richiudono su di lui le ali di ciò che è: Quella ragazza, sprofonda, la profondità della sua carne d'uomo diviene la cesura del suo sguardo nel sapore osceno della carne che li stringe da ogni parte, si salda nei loro sensi come il fuoco della luce in cui sono uniti e tutti ispirati a ciò che li ha fin qui condotti dai loro sogni.
Nella freschezza di quel corpo aperto nel desiderio un cielo si sogna con una nudità permeata in tutta la notte così illuminata. Appena lui si stende tra le sue gambe, lei entra nella propria notte al fine di esserne una luce per il cielo nel profondo fremito di tutto il suo essere che si dà.
È in fondo al sentimento fisico della loro esistenza che incontrano nel contatto dei loro corpi ciecamente legati la realtà di quel miracolo che li avvolge della loro vita carnale. Nella notte materiale delle loro carni schiacciate l'una sull'altra sentono che il loro specchio spirituale entra ad affondare le proprie radici come in seno a un'acqua calma in cui il cielo si sogna più bello in un riflesso tutto assolato.
Nell'abbandono della sua anima, lei entra nel proprio sogno per incontrarvi una vertigine dove il suo amante entra con il lampo lacerato della sua notte.
Sollevare nel suo corpo che si assume tutto il peso della mia carne, svegliarsi al massimo chiarore della vertigine in cui il mio corpo entra nella irrealtà su questa carne che non gli rinvia altro che la luce di cui lui respira. Nell'immagine del suo abbandono, la sua nudità apre al mio desiderio una trasparenza per ogni materia ed è in fondo all'universo che si sveglia alla sua irrealtà come il cuore di una notte in cui compenetrandosi quaggiù di se stessa come della realtà del mio amore, lei si avvolge in me della divinità del mio sguardo dove il sole si riveste di se stesso nel seno bruciante di una rosa brillante.
Hanno voluto entrare nella profondità della loro carne come in seno a una dolcezza in cui il cielo potrebbe risorgere nelle loro mani fragili come un grande angelo nel quale tutta luce diventerebbe prigioniera di tutta la sua carne in cui lei si riveste di uno scintillio ove brucia tutto il ricordo della sua caduta.
Il tuo corpo, in fondo al mio sguardo apre una sorgente del cielo.»

Ma chi è quel poeta ???
Cliccando sulla tua url non giungo a nulla...

Peccato!

AURORA

Bousquet.
Exscuse moi
Url corretta

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